Ultimo aggiornamento: 02/03/2013


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Nomi comuni:

Italia

italiano

boleoftalmo punteggiato*

England

inglese

white-spotted mudskipper

Papua New Guinea

Wapi language (Purutu Island, Fly River Delta)

poti


* nome proposto














Boleophthalmus poti. USNM 40566, paratipo, Isola di Sisikura, delta del Fly River, Papua Nuova Guinea;
vista laterale (sopra); vista dorsale (al centro); vista ventrale (sotto);
la barra è lunga 10 mm - esemplare maschio appena morto (foto: G. Polgar, 2007)






Boleophthalmus poti. MSNG 56891, olotipo, Isola di Sisikura, delta del Fly River, Papua Nuova Guinea;
vista laterale; femmina, esemplare conservato in etanolo al 70% (foto: G. Polgar, 2007)






Boleophthalmus poti. BMNH 2011.1.27.1, paratipo, Isola di Sisikura, delta del Fly River, Papua Nuova Guinea;
vista laterale; femmina, esemplare conservato in etanolo al 70% (foto: G. Polgar, 2007)


Sinonimi:

Boleophthalmus poti

Polgar et al., 2013

(sinonimo senior)





Etimologia:
'Boleophthalmus' deriva dalla capacità che hanno questi pesci di elevare rapidamente gli occhi al di sopra livello delle orbite, come se "schizzassero" fuori dalle orbite: da 'bolê' (lanciato), e 'ophthalmôn' (occhio) (Cuvier & Valenciénnes, 1837)

il nome scientifico deriva dal nome comune, nella lingua indigena dei villaggi di Wapi dell'isola di Purutu (delta del Fly River, Papua Nuova Guinea), da dove proviene il materiale tipo (Polgar et al., 2013)


Lunghezza massima registrata:
106 mm SL (Polgar et al., 2013)


Colorazione in vivo (Polgar et al., 2013):
colorazione di fondo della porzione dorsolaterale del corpo e della testa da giallo-brunastra a grigia; porzione ventrale grigiastra e più chiara; in alcuni individui, istmo, gola e regione toracica di colore grigio scuro; piccoli punti biancastri ricoprono la testa, estendendosi anteriormente e dorsalmente dal muso all'inserzione di D1; 8–10 bande subverticali marrone scuro, a sella, bilateralmente asimmetriche ed irregolari sul dorso (2–3 prima di D1, 2 anteriormente e posteriormente a D1, e 4–5 al di sotto di D2), bande a sella che non si estendono mai al disotto della linea mediana laterale; una banda brunastra orizzontale più scura, irregolare, larga 1/3 della profondità del corpo può essere presente sui fianchi, al di sopra della linea mediana laterale e al di sotto delle bande a sella, estendosi dalle pinne pettorali fino al peduncolo caudale; punti biancastri sparsi sui fianchi; diverse scaglie sul peduncolo caudale con margine biancastro. Pinna caudale con membrane interradiali grigie e raggi neri. Pinna anale con raggi nerastri e membrane interradiali scure, con porzione posteriore più densamente pigmentata. Pinne pettorali con membrane interradiali traslucide e raggi di colore marrone chiaro, base muscolare con colorazione simile a quella del corpo. Pinne pelviche con membrane interradiali traslucide e raggi marrone chiaro, grigio scuro in posizione prossimale, sia sul lato dorsale che su quello ventrale


Colorazione in liquido conservante (Polgar et al., 2013):
colorazione del corpo grigiastra su dorso e fianchi, più chiara sul ventre; istmo, gola e regione toracica grigia, grigio scura in alcuni individui. Piccoli punti bianchi e bande scure verticali visibili in liquido conservante; sulle pinne, il colore marrone in vivo diviene grigio e giallo-biancastro; la pigmentazione biancastra in vivo rimane tale in liquido conservante; altri tratti come in vivo


Diagnosi (Polgar et al., 2013):
Boleophthalmus poti è simile a B. birdsongi e a B. caeruleomaculatus, con cui condivide la presenza di denti dell'osso dentale appiattiti e disposti orizzontalmente, che non sono bifidi. Si distingue da queste specie (e da tutti i congeneri) per il fatto di avere in entrambi i sessi spine di D1 allungate che protrudono dal margine della pinna, e (in esemplari vivi), D1 con una demarcata banda marginale di colore da azzurro a biancastro; membrane interradiali di D1 marrone-verdastro, punteggiate da punti da biancastri a giallastri, a volte fusi in sottili linee ondulate non continue; D2 con un margine bianco molto sottile e membrane interradiali da grigie a marrone chiaro, più scure posteriormente, grigio chiare distalmente, e colonne di 0–5 punti biancastri fra raggi adiacenti; raggi di D2 più scuri delle membrane interradiali


Dieta:
non descritta. Comunque, tutte le specie di Boleophthalmus hanno un comportamento alimentare molto simile e hanno probabilmente simili diete (per es., vedi B. boddarti)


Riproduzione:
i dettagli del ciclo vitale di questa specie non sono ancora stati descritti, ma sono probabilmente simili a quelli delle specie congeneriche (vedi Comportamento Riproduttivo e B. pectinirostris)


Note ecologiche:
localmente abondante lungo il margine marino e davanti alla zona a pneumatofore di foreste a mangrovie (Polgar et al., 2010); gli adulti scavano tane sulle sponde fangose di insenature tidali, di foci fluviali, e sulla zona superiore delle piane tidali, di norma non molto lontano dalla prima fila di alberi (Polgar et al., 2010).
Durante la bassa marea, B. poti mostra una partizione ecologica fra individui di dimensioni maggiori, che si trovano in zone non coperte da vegetazione e nei pressi del bordo dell'acqua, ed individui più piccoli, sul suolo della foresta e nella zona a pneumatofore; un pattern simile è stato osservato in habitat diversi dello stesso ecosistema in Boleophthalmus boddarti (Polgar & Bartolino, 2010), B. birdsongi (Takita et al., 2011), Periophthalmus gracilis, Oxuderces dentatus, mentre un pattern apparentemente inverso è stato osservato in P. variabilis (Polgar & Bartolino, 2010)

a sinistra: individui di B. poti sono stati trovati vicino al bordo dell'acqua, su sponde inclinate del Wapi Creek, Isola di Purutu, delta del Fly River, Papua Nuova Guinea (foto: G. Polgar, 2007)

a destra: aggregazione di B. poti lungo il bordo dell'acqua, su una piana fangosa a diversi metri dalla zona a pneumatofore; Isola di Sisikura, delta del Fly River, Papua Nuova Guinea (foto: G. Polgar, 2007)


Distribuzione:
attualmente noto solo dal delta del Fly River, Golfo di Papua (Polgar et al., 2013)


Note:
individui appena morti di B. poti lunghi meno di 5 cm SL (vedi foto A) hanno una D1 con margine trasparente ed indistinto, una D2 molto poco pigmentata, con colonne di punti marroni su sfondo trasparente, pinne pelviche ialine, punti marrone scuro sparsi su testa e fianchi sul terzo anteriore del corpo, ed alcune chiazze marroni irregolari sui fianchi, approssimativamente corrispondenti alle bande dorsali a sella osservate negli individui più grandi.

Boleophthalmus poti differisce da B. birdsongi per il numero inferiore di file di scaglie interdorsali (3-6 contro 6-9, rispettivamente; Polgar et al., 2013), una D1 con base più lunga (13-15% SL contro 10-13% SL, rispettivamente; Murdy, 1989; Polgar et al., 2013), e nella colorazione delle pinne dorsali: in B. birdsongi D1 è nera in posizione prossimale e blu in quella distale; D2 ha una sottile porzione basale biancastra, è nera in posizione prossimale e mediale, e ha una banda marginale da giallastra a biancastra.

Boleophthalmus poti differisce da B. caeruleomaculatus per il minore numero di file di scaglie laterali (97-119 contro 130-151, rispettivamente), la base di D2 più corta (40-43% SL contro 43-48% SL, rispettivamente) ed un disco pelvico più corto (11-12%SL contro 16-18%SL, rispettivamente; Murdy, 1989; Polgar et al., 2013); queste due specie differiscono anche nella colorazione del corpo, che in B. caeruleomaculatus include punti azzurri su testa, dorso e fianchi, e coppe dermiche suborbitali azzurre, e nella colorazione delle pinne dispari: B. caeruleomaculatus non possiede demarcate bande marginali ed ha punti azzurri sulle membrane interradiali disposte in serie lungo l'intera lunghezza dei raggi. Boleophthalmus caeruleomaculatus raggiunge anche una taglia maggiore delle altre due specie (taglia massima registrata = 165 mm, contro 111 mm e 106 mm di B. birdsongi e B. poti, rispettivamente; Murdy, 1989; Takita et al., 2011; Polgar et al., 2013), e mostra dimorfismo sessuale nella D1: le femmine hanno le spine III–V allungate (la IV è la più lunga) (Polgar et al., 2013).

Boleophthalmus poti viene consumato ed utilizzato come esca as bait nel delta del Fly River, come le altre specie di saltafango B. caeruleomaculatus e Periophthalmodon freycineti Quoy & Gaimard (Polgar & Lim, 2011).


Fotografie di Boleophthalmus poti:

     
     


A
: giovane di B. poti (foto: G. Polgar, Isola di Purutu, delta del Fly River, Papua Nuova Guinea, 2007); B: un primo piano (foto: G. Polgar, Wapi Creek, Isola di Purutu, 2007); C: due individui in vasca (foto: G. Polgar, 2007); D: Una tipica pesca di pescatori di Wapi su una piana fangosa davanti ad una foresta a mangrovie. Bsp: Boleophthalmus sp.; fre: Periophthalmodon freycineti; Ss: Scilla sp. I granchi sono legati con delle erbe, per essere trasportati. (foto: G. Polgar, Isola di Sisikura, delta del Fly River, 2007)



Disegni di Boleophthalmus poti:



A

B


A: pori cefalici sensoriali e nasali di Boleophthalmus spp.: an = narice anteriore; ao = poro del canale oculoscapulare anteriore; pn = narice posteriore (modificato da Murdy, 1989)*; B: vista ventrale del cinto pelvico di B. boddarti (gli elementi della pinna pelvica sono stati rimossi dal lato sinistro: PIC = cartilagine pelvica intercleitrale; Plv = pelvi; RC = cartilagine rettangolare; Plsp = spina della pinna pelvica (modificato da Murdy, 1989)* - * con il permesso dell'autore




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