Etimologia:
'Periophthalmus' è un nome composto dal greco 'peri' (attorno), e 'ophthalmôn' (occhio),
riferendosi all'ampio campo visivo di queste specie
il nome specifico è stato dato in commemorazione del decimo anniversario della fondazione dell'università di Walailak, Tailandia
(Darumas & Tantichodok, 2002)
Lunghezza massima registrata:
127 mm SL (Darumas & Tantichodok, 2002)
Colorazione in vivo (Darumas & Tantichodok, 2002; Polgar & Khaironizam, 2008; oss. pers.: Tailandia):
colorazione di fondo dorsalmente e lateralmente brunastra, con numerosi punti irregolari da bianchi a giallo pallido su fianchi, guance e gola,
larghi quanto il campo visibile della scaglia sottostante. 4-7 barre scure dorsali e diagonali, a sella, irregolari; chiazze nere irregolari sulle guance;
frequentemente visibile, una corta striscia nera irregolare posteriormente alle orbite. Ventre bianco. D1 marrone scura nella porzione prossimale e nera per
il terzo distale; margine bianco. D2 con sfondo trasparente, una striscia mediale marrone scuro e margine rossastro in alcuni individui; 2-3 serie orizzontali
di punti scuri sui raggi in alcuni esemplari; sfondo delle pinne caudale e pettorali grigiastro, con serie di punti marrone scuro lungo i raggi; pinna anale
bianca; pinne pelviche bianche ventralmente, dorsalmente più scure
Colorazione in liquido conservante (Darumas & Tantichodok, 2002;
Polgar & Khaironizam, 2008; oss. pers.: Tailandia, India):
colorazione di fondo da marrone chiaro a marrone scuro su dorso e fianchi, da giallastra a grigiastra ventralmente; barre a sella irregolari, punti chiari e scuri
e chiazze su testa e corpo possono scomparire con il tempo; D1 con sfondo completamente marrone scuro, più scuro sotto il margine e con margine trasparente;
D2 con sfondo traslucido, una striscia mediale marrone scuro, e 2-3 serie orizzontali di punti scuri sui raggi; pinne caudale e pettorali con sfondo grigiastro,
con serie di punti marrone scuro lungo i raggi, che spesso svaniscono sulle pinne pettorali, ma che sono molto più persistenti sulla pinna caudale; pinne
anale e pelviche ialine
Diagnosi (Polgar & Khaironizam, 2008:
Malaysia; Jafaar et al., 2006: Singapore; Darumas & Tantichodok, 2002: Tailandia -
gli intervalli includono tutti i dataset; vedi Note):
D1 VI-IX; conta longitudinale delle scaglie 53-72; TRDB 10-20; profondità della testa 14.3-22.9%SL; lunghezza della base della pinna anale
14.0-27.1%SL; lunghezza della base di D2 17.0-28.7%SL. D1 senza striature né punti: completamente marrone scura con margine bianco, che diviene trasparente in
liquido conservante; raggi delle pinne caudale e pettorali con serie di punti marrone scuro; pinne pelviche con un frenulo pelvico prominente e completamente fuse
in un disco tondo.
Il genere è tuttora non definito da sinapomorfie
Dieta:
carnivoro, opportunista (crostacei, insetti, ecc.:
Khaironizam & Norma-Rashid, 2002)
Riproduzione:
scava cunicoli larghi 9-13 cm e profondi 100-120 cm nelle foreste a mangrovie (Darumas &
Tantichodok, 2002, oss. pers.: Malaysia peninsulare); i dettagli del suo ciclo riproduttivo non sono ancora stati descritti: segue probabilmente il modello generale proposto
per tutte le specie congeneriche (vedi anche Comportamento riproduttivo)
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Note ecologiche (oss. pers.: Malaysia peninsulare):
in ecosistemi a mangrovie, dalla foresta bassa alla foresta alta; la colorazione disruptiva permette di confondersi efficacemente con fango e detriti sul suolo della foresta;
ci sono resoconti di comportamento notturno in Tailandia (Darumas & Tantichodok, 2002);
queste osservazioni non sono state confermate da altri autori in Malaysia peninsulare e a Singapore
(Jaafar et al., 2006;
Polgar & Khaironizam, 2008);
d'altro canto, comportamenti notturni sono stati descritti in altre specie congeneriche (per es. P. argentilineatus e/o P. kalolo:
Colombini et. al., 1996)
a sinistra: Sementa, Malaysia: foresta pioniera; qui ho trovato pochi esemplari di P. walailakae (foto: G. Polgar, 2007)
a destra: Kuala Selangor, Malaysia: foresta alta, vicino al terrapieno di bonifica; qui ho trovato un maschio riproduttivo nel suo cunicolo
(foto: G. Polgar, 1996)
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Note:
questa specie è stata a lungo confusa con Periophthalmodon schlosseri, probabilmente per la taglia relativamente grande, le strisce nere
dietro le orbite, e la colorazione delle pinne dorsali (Jaafar et al., 2006).
Sul campo, può essere discriminata da Periophthalmodon schlosseri dall'esame della colorazione delle guance e degli opercoli:
P. walailakae non ha i punti bianco-bluastri ed iridescenti presenti nell'altra specie (oss. pers.).
La descrizione originale (Darumas & Tantichodok, 2002) probabilmente include
alcuni caratteri diagnostici inaffidabili (elementi totali delle pinne D2 ed anale: Polgar & Khaironizam, 2008); il primo elemento di D2 e della pinna anale è spesso di ridotte dimensioni e strettamente addossato al secondo.
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A: P. walailakae, maschio riproduttivo nel suo cunicolo, in foresta alta (foto: G. Polgar; Kuala Selangor, Malaysia peninsulare, 1996); B: un primo piano (foto: anonimo; Chek Jawa, Pulau Ubin, Singapore); C: P. walailakae arrampicato su di un tronco di Sonneratia alba alla bassa marea (foto: M.Z. Khaironizam, 1999); D: un esemplare in una busta di plastica (foto: G. Polgar; Kukup Is., Malaysia peninsulare, 2007); E: lo stesso esemplare raffigurato in D, in vista ventrale (foto: G. Polgar; Kukup Is., Malaysia peninsulare, 2007); F: un esemplare vicino al bordo dell'acqua (foto: Z. Pogonyi, Singapore, 2008)*; G: un altro esemplare da Singapore; si noti la colorazione di D2: un maschio riproduttivo? (foto: Ben Lee, Sg. Buloh, Singapore, 2007; Flickr, 2008)*; H, I: due esemplari che interagiscono (foto: R. Than, Singapore, 2008; Flickr [H; I], Wild Singapore, 2008)* - * con il permesso dell'autore
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