Ultimo aggiornamento: 16/04/2012


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Nomi comuni:

Cina

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许氏齿弹涂鱼, 許氏齒彈塗魚 (Xu shi chi tan tu yu - saltafango dentato di Xu)

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stor dyndspringer

Filippine

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bia

Finlandia

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helmiliejuryömijä

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inglese

giant mudskipper

Indonesia

giavanese

blodok, gabus lawut

Italia

italiano

saltafango di Schlosser*

Malaysia

bahasa Malaysia

tembakul, ikan belacak gergasi

Vietnam

vietnamita

cá thòi lòi sơ - lốt - sơ


* nome proposto














Periophthalmodon schlosseri. Tanjung Piai, Malaysia peninsulare;
vista laterale (sopra); vista dorsale (al centro); vista ventrale (sotto);
la barra è lunga 10 mm - esemplare appena morto (foto: G. Polgar, 2006)






Periophthalmus ruber Bloch & Schneider, 1801 (olotipo ZMB 2143).
Tranquebar (= Tharangambadi), India; vista laterale; la barra è lunga 10 mm
(foto a cura del Dr. Peter Bartsch, Museum fuer Naturkunde, Berlino)

Sinonimi:

Gobius schlosseri

Pallas, 1770

(sinonimo senior)

Periophthalmus schlosseri

(Pallas, 1770)

(sin. senior, nuova combinazione)

Periophthalmodon schlosseri

(Pallas, 1770)

(sin. senior, nuova combinazione)

Periophthalmus ruber

Bloch & Schneider, 1801

(sinonimo junior)

Periophthalmus phya

Johnstone, 1903

(sinonimo junior)

Periophthalmodon schlosseri argentiventralis

Eggert, 1935

(sinonimo junior)



Etimologia:
'Periophthalmodon' è una forma composta da 'Periophthalmus' e dal termine greco 'odous' (dente), riferendosi ai grandi denti e alla forte somiglianza con il genere Periophthalmus

la specie è dedicata a J.A. Schlosser, che ha raccolto il materiale per la descrizione originale (Murdy, 1989)


Lunghezza massima registrata:
240 mm SL (Swennen et al., 1995)


Colorazione in vivo (Murdy, 1989, oss. pers.: Malaysia peninsulare):
colorazione di fondo da marrone scuro a marrone chiaro sul dorso e sui fianchi, da biancastra a grigia sul ventre; è frequentemente visibile una tipica striscia nera che decorre dall'occhio posteriormente attraverso il margine dorsale dell'opercolo, dorsalmente alla pinna pettorale, fino al peduncolo caudale; 6-8 barre diagonali a sella marrone scuro appaiono ad illuminazioni basse, specialmente di notte; muso, guance e fianchi con numerosi punti da biancastri a blu chiaro, iridescenti, grandi quanto la scaglia sottostante; D1 da marrone rossiccia a marrone scuro, con margine bianco; D2 marrone con margine bianco e una striscia più scura inframarginale; pinna caudale marrone scuro; pinna anale ialina; pinne pettorali marroncine; pinne pelviche ialine


Colorazione in liquido conservante (Murdy, 1989, oss. pers.: Malaysia peninsulare):
colorazione di fondo da marrone a grigio ardesia sul dorso e sui fianchi, da biancastra a giallastra sul ventre; talvolta visibile la striscia scura dorsale dall'occhio alla regione caudale; barre a sella raramente conservate; punti bianchi sul muso, guance e fianchi possono conservarsi; D1 e D2 marrone scuro con margini da chiari a trasparenti; la striscia inframarginale su D2 si può a volte conservare; pinna caudale da marrone scuro a grigiastra; pinna anale da biancastra a giallastra; pinne pettorali da marroni a grigiastre; pinne pelviche da biancastre a giallastre


Diagnosi (Murdy, 1989):
D1 VI-IX; raggi delle pinne pettorali 16-19; lunghezza della base di D1 10.3-16.7%SL; quando è visibile, una sottile striscia scura decorre dall'occhio fino al peduncolo caudale; istmo privo di scaglie; muso completamente ricoperto da grandi scaglie; pinne dorsali mai contigue; pinne pelviche completamente fuse e con cospicuo frenulo pelvico.
Il genere è caratterizzato dalla presenza di due file di denti sulla mascella superiore; in questa specie la seconda fila di denti contiene pochi e piccoli denti, spesso parzialmente ricoperti dalla mucosa (oss. pers.)


Dieta:
carnivoro; si ciba principalmente di granchi (Khoo, 1966, citato in Clayton, 1993; Macintosh, 1979; Sasekumar et al., 1984), ma può predare altre specie animali localmente abbondanti (Lim, 1971, citato in Clayton, 1993) e persino specie sintopiche di saltafango (per es. Boleophthalmus boddarti: oss. pers.: Malaysia peninsulare)


Riproduzione:
maschio e femmina coabitano nella tana per un periodo, manutenzionando il cunicolo e lasciandolo quando la lama d'acqua lo ricopre o lo scopre (rispettivamente marea crescente e marea calante), per cibarsi o cercare rifugio lungo il bordo dell'acqua (oss. pers.). Mazlan & Rohaya (2008) hanno misurato gli indici gonadosomatici ed epatosomatici di una popolazione malese, descrivendo una stagione riproduttiva da giugno ad ottobre, durante il monsone di sudovest; le loro stime indicano una taglia minima per le femmine mature di 12-14 cm TL, ed una taglia massima di 29 cm TL. Le prime fasi dello sviluppo e la morfologia delle larve sono stati in parte descritti da Tsuhako et al. (2003)


Note ecologiche:
alla bassa marea Pn. schlosseri si trova sulla piana tidale fangosa, lungo il margine marino delle foreste a mangrovie e persino all'interno della foresta, ma sempre a breve distanza dal bordo dell'acqua, o dalle grandi pozze delle loro tane; gli individui più grandi e i riproduttori scavano profondi cunicoli nel fango morbido: in foresta le tane vengono sempre scavate sui letti delle vie d'acqua effimere (Takita et al., 1999; Polgar & Crosa, 2009); gli individui più piccoli si trovano frequentemente nei mangrovieti, lungo le sponde e sul letto delle vie d'acqua effimere (oss. pers.: Malaysia peninsulare)

a sinistra: Tanjung Piai, Malaysia peninsulare: piana di fango; quest'area viene regolarmente attraversata da adulti di Pn. schlosseri durante le fasi di marea calante e crescente e le tane sono abbondanti

a destra: Kukup Is., Malaysia peninsulare: letto di una via d'acqua effimera sul suolo della foresta alta alla bassa marea; si noti l'assenza di alberi e le grandi aperture circolari delle tane di Pn. schlosseri

entrambi sono tipici esempi di habitat di questa specie (foto: G. Polgar, 2006)


Distribuzione:
Sud-Est asiatico; località tipo: Ambon, Indonesia (Murdy, 1989)


Note:
Pallas (1770) descrisse Gobius schlosseri da Ambon (Indonesia), al di fuori del range distribuzionale di Periophthalmodon schlosseri (Pallas), ed entro quello di Periophthalmodon freycineti (Quoy & Gaimard); nessun materiale tipo è oggi disponible. Più tardi, G. schlosseri Pallas venne incluso nel genere Periophthalmus, istituito da Bloch & Schneider (1801); va notato che in questo stesso lavoro questi autori descrissero la specie Periophthalmus ruber, che fu sinominizzata con Periophthalmodon schlosseri (Pallas) da diversi autori successivi (Eggert, 1935; Koumans, 1953; Murdy, 1989). L'olotipo di Periophthalmus ruber Bloch & Schneider (ZMB 2143) è disponibile; tuttavia, nonostante le condizioni di conservazione non siano ottimali, l'altezza di D2, la lunghezza dell'intervallo interdorsale, e le dimensioni di D1 suggeriscono che questo esemplare sia un Periophthalmodon freycineti (Quoy & Gaimard) (oss. pers.); vale la pena notare che Bloch & Schneider (1801) riportarono per P. ruber una conta di 12 elementi in D1, incompatibile sia con Pn. schlosseri, sia con Pn. freycineti. Anche la località tipo di P. ruber (Tranquebar, India) è inconsistente con il range distribuzionale di entrambe le specie; tuttavia, diversi autori concordano nel ritenere le località tipo di Bloch & Schneider (1801) spesso inaffidabili (Cuvier & Valenciénnes, 1837; Murdy 1989; vedi anche P. barbarus). Periophthalmus schlosseri (Pallas) divenne la specie tipo del genere Periophthalmodon, istituito da Bleeker (1874) sulla base della doppia fila di denti nella mascella superiore di queste specie.

Periophthalmodon schlosseri (Pallas) è consumato a scopo alimentare dalle popolazioni native (Orang Laut, o "zingari del mare") della Malaysia peninsulare (oss. pers.)


Fotografie di Periophthalmodon schlosseri:

     
     
     

A: Pn. schlosseri di notte: si noti il pattern a bande della colorazione (foto: G. Polgar, Kukup jetty, Malaysia peninsulare, 2006); B: la tipica traccia sul fango lasciata da un Pn. schlosseri (foto: G. Polgar, Carey Is., Malaysia peninsulare, 2006); C: un individuo che nuota a pelo d'acqua durante la marea crescente (foto: G. Polgar, Carey Is., Malaysia peninsulare, 2006); D: all'interno della tana sul suolo della foresta: si noti l'ampia apertura principale (foto: G. Polgar, Kukup Is., Malaysia peninsulare, 2006); E: un giovane in una piccola pozza tidale nei pressi di una via d'acqua effimera sul suolo della foresta, alla bassa marea: l'esemplare si trova accanto alle pneumatofore 'a matita' di Avicennia sp., che hanno un diametro di circa 1 cm (foto: G. Polgar, Kukup Is., Malaysia peninsulare, 2006); F: due grandi esemplari che si battono per una fronda di palma emersa durante l'alta marea (foto: Z. Pogonyi, Pulau Ubin, Singapore, 2006)*; G: un giovane in una busta di plastica (foto: G. Polgar, Kukup Is., Malaysia peninsulare, 2006); H: un altro grande individuo sulla piana tidale alla bassa marea: si noti come le strisce laterali non siano visibili (foto: G. Polgar, Tg. Piai, Malaysia peninsulare, 2007); I: un individuo in acquario su uno sfondo scuro: si noti il pattern a bande (foto: G. Polgar, Kuala Lumpur, Malaysia peninsulare, 2006); J: lo stesso esemplare fotografato in I su uno sfondo chiaro: il pattern a bande è sparito (foto: G. Polgar, Kuala Lumpur, Malaysia peninsulare, 2006); K: un esemplare sputa fango fuori della tana durante la manutenzione (foto: G. Polgar, Tg. Piai, Malaysia peninsulare, 2007); L: Pn. schlosseri cucinato in modi differenti dai pescatori Orang Laut: al vapore con delle fettine di ginger; fritto; e in zuppa, come polpettine (foto: G. Polgar, Kukup town, Malaysia peninsulare, 2006) - * con il permesso dell'autore


Disegni di Periophthalmodon schlosseri:

A

B


C

D


A: pori cefalici sensoriali e nasali di Periophthalmodon spp.: an = narice anteriore; pn = narice posteriore (modificato da Murdy, 1989)*; B: Periophthalmodon schlosseri (Pallas) (Rainboth, 1996); C: Gobius schlosseri Pallas (modificato da Pallas, 1770); D: Periophthalmodon schlosseri (Pallas) (Bleeker, 1983)* - * con il permesso dell'autore




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