Ultimo aggiornamento: 07/05/2013


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Nomi comuni:

Australia

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青弹涂鱼, 青彈塗魚 (qing tan tu yu - saltafango verde)

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viherviiriryömijä

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giapponese

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Hong Kong

inglese

walking goby

Hong Kong

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花跳 (fa tiu - ghiozzo fasciato - usato per qualsiasi saltafango con simile colorazione)

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italiano

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ikan belacak binte biru

Papua Nuova Guinea

inglese

bearded goby

Vietnam

inglese

walking goby

Vietnam

vietnamita

cá thòi lòi chấm


* nome proposto














Scartelaos histophorus, Ludmilla Creek, Northern Territory, Australia
vista laterale (sopra); vista dorsale (al centro); vista ventrale (sotto);
la barra è lunga 10 mm - esemplare appena morto (foto: G. Polgar, 2007)

Sinonimi:

Gobius viridis

Hamilton, 1822

(omonimo primario di G. viridis Otto, 1821, non sosittuito, invalido)

Scartelaos viridis

(Hamilton, 1822)

(nuova combinazione)

Boleophthalmus viridis

(Hamilton, 1822)

(nuova combinazione)

Boleophthalmus histophorus

Valenciennes, 1837*

(sinonimo senior)

Scartelaos histophorus

(Valenciennes, 1837*)

(sin. senior, nuova combinazione)

Scartelaos histiophorus

(Valenciennes, 1837*)

(error calami per histophorus)

Boleophthalmus sinicus

Valenciennes, 1837*

(sinonimo junior)

Boleophthalmus chinensis

Valenciennes, 1837*

(sinonimo junior)

Boleophthalmus aucupatorius

Richardson, 1845

(sinonimo junior)

Boleophthalmus campylostomus

Richardson, 1846

(sinonimo junior)

Apocryptes macrophthalmus

Castelnau, 1873

(sinonimo junior)

Gobiosoma guttulatum

Macleay, 1878

(sinonimo junior)

Gobiosoma punctularum

De Vis, 1884

(sinonimo junior)

Boleophthalmus novaeguineae

Hase, 1914

(sinonimo junior)

Boleophthalmus novaeguinea

Hase, 1914

(error calami per novaeguineae)


*In: Cuvier & Valenciennes, 1837


Etimologia:
'Scartelaos' è probabilmente un nome composto dal greco 'skarthmos' (saltante), e 'laos' (popolo, gente), forse riferendosi al tipico comportamento di 'tail-stand' dei maschi durante il corteggiamento

'histophorus' è un altra forma composta, dal greco 'hystos' (palo, masto), e 'phorein' (portare, indossare), riferendosi alla stretta ed appuntita prima pinna dorsale (Cuvier & Valenciennes, 1837)



Lunghezza massima registrata:
125 mm SL (Murdy, 1989)
140 mm SL (Rainboth, 1996)


Colorazione in vivo (Murdy, 1989; Polgar et al., 2010; Takita et al., 2011; oss. pers.: Australia NT, Papua Nuova Guinea, , Malaysia peninsulare):
colorazione di fondo grigio-verdastra sul dorso e sui fianchi: dorsalmente più scura; ventre da azzurro chiaro a biancastro; guance e tronco con punti sparsi da bluastri a neri; spesso visibili sui fianchi 4-8 strette barre verticali da grigio scuro a bluastre; D1 grigio-verdastra; D2 da grigio scura a grigio-verdastra con piccoli punti bluastri; pinna caudale grigia con 3-5 linee nere interrotte e ondeggianti, margine posteriore nero; pinna anale trasparente; pinne pettorali e pelviche grigie; i maschi delle popolazioni australiane hanno il bordo degli occhi bianco (Townsend & Tibbets, 2005)


Colorazione in liquido conservante (Murdy, 1989, oss. pers.: Australia NT, Papua Nuova Guinea, Malaysia peninsulare):
colorazione di fondo da grigio ardesia a marrone, ventralmente più chiara; punti scuri, barre e punti frequentemente assenti


Diagnosi (Murdy, 1989):
profondità della testa 10.1-12.4%SL; lunghezza della pinna caudale 18.5-25.1%SL; lunghezza della base di D1 5.7-7.5%SL; D2 pinna anale connesse da una membrana alla pinna caudale; un barbiglio sulla punta del mento (linea mediana ventrale), dietro alla sinfisi della mandibola; sottili barre verticali scure sui fianchi; nessun grande punto o striscia scura in posizione basale sulla metà posteriore D2.
Il genere è caratterizzato dalla presenza di barbigli sulla faccia ventrale della testa (vedi disegno)


Dieta:
si ciba sul fondo, onnivoro: si ciba di diatomee e piccoli invertebrati (nematodi, ostracodi, copepodi, ecc.: Milward, 1974, Khoo, 1966, citato in Clayton, 1993)


Riproduzione:
il comportamento riproduttivo alla bassa marea e fuori delle tane è stato descritto da Milward (1974) e Towsend and Tibbets (2005): i maschi si alzano in verticale sulle code per attrarre le femmine all'interno delle tane; altri dettagli del suo ciclo vitale non sono stati studiati (vedi anche Comportamento riproduttivo)


a sinistra: una coppia riproduttiva; il maschio, più grande, è sulla sinistra; l'entrata della tana è sulla destra

a destra: una postura verticale di un maschio che cerca di attirare una femmina dalla distanza

(foto: G. Polgar, Purutu Is., delta del fiume Fly, Papua Nuova Guinea)


Note ecologiche (Polgar & Crosa, 2009; Polgar et al., 2010; Takita et al., 2011; oss. pers.: Australia NT):
durante la bassa marea, gli individui di taglia maggiore sono più abbondanti a livelli più bassi delle piane tidali, al disotto del livello medio del mare, mentre quelli di taglia inferiore si trovano frequentemente a livelli più alti, nella zona a pneumatofore dei mangrovieti (Murdy, 1986; Polgar et al., 2010) e sulle rive di insenature tidali (Milward, 1974). S. histophorus si può trovare in condizioni ambientali relativamente diverse alla bassa marea, come ad esempio su piane tidali miste o fangose, e in aree con differente densità di pozze tidali ed elementi strutturali (detrito vegetale, pneumatofore, ecc.)


a sinistra: Morib, Malaysia peninsulare: piana fangoso-sabbiosa; i giovani di S. histophorus sono abbondanti nella piana alta, ad alcuni metri di distanza dall'ultima fila degli alberi, mentre gli adulti scavano le loro tane a livelli più bassi sulla piattaforma (foto: G. Polgar, 2006)

a destra: Ludmilla Creek, Darwin, NT, Australia; S. histophorus adulti sono qui presenti nei pressi di piccole insenature che sfociano nella foce nel creek (foto: G. Polgar, 2007)


Distribuzione:
dal Pakistan al Giappone ed Australia; località tipo: delta del Gange, India (Murdy, 1989)


Note:
diversi autori hanno riportato fluttuazioni periodiche e marcate delle dimensioni delle popolazioni (Milward, 1974; Townsend & Tibbets, 1995)


Fotografie di Scartelaos histophorus:

     
     
     

A, B: S. histophorus che si cibano ed interagiscono alla bassa marea (foto: M. Takata, Okinawa, Giappone, 2000); C: primo piano (foto: T. Mukai, Giappone, 2006)*; D: un altro primo piano (foto: Y. Ikebe, Okinawa, Giappone, 2002)*; E: postura verticale di un maschio durante il corteggiamento (foto: G. Polgar, Purutu Is., delta del fiume Fly, Papua New Guinea, 2007); F: giovane di S. histophorus in una busta di plastica (foto: G. Polgar, Kuala Lumpur, 2006); G: primo piano di un giovane in acquario (foto: G. Polgar, Kuala Lumpur, 2006); H: giovane in una pozza tidale alla bassa marea, all'interno di una formazione ad Acanthus sp. su di un alto gradino dietro una piana fangosa (foto: G. Polgar, Purutu Is., Papua Nuova Guinea, 2007); I: un esemplare in acquario (foto: G. Polgar; raccolto nel Ludmilla Creek, Darwin, NT, Australia, 2007); J: dettaglio dei barbigli: si noti quello diagnostico sulla punta del mento (foto: G. Polgar; raccolto nel Ludmilla Creek, Darwin, NT, Australia, 2007); K: un esemplare espelle una bolla d'aria dopo l'air gulping (foto: G. Polgar, Purutu Is., delta del fiume Fly, Papua New Guinea, 2007); L: una coppia di adulti in acquario: si noti il diverso colore dei bordi degli occhi (foto: G. Polgar; raccolti nel Ludmilla Creek, Darwin, NT, Australia, 2007)* con il permesso dell'autore


Disegni di Scartelaos histophorus:

A

B

C


D


E


F


G

A: pori cefalici sensoriali e nasali di Scartelaos spp.: an = narice anteriore; ao = poro del canale oculoscapulare anteriore; pn = narice posteriore (modificato da Murdy, 1989)*; B = vista ventrale della testa di S. histophorus: B = barbigli (modificato da Murdy, 1989)*; C: Scartelaos viridis (Hamilton) (Herre, 1927); D: Scartelaos histophorus (Valenciénnes) di Roger Swainston (Allen, 1997)*; E: Scartelaos viridis (Hamilton) (Koumans, 1953); F: Scartelaos viridis (Hamilton) (Bleeker, 1983)*; G: Gobius viridis Hamilton (Hamilton, 1822) - * con il permesso dell'autore o editore




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