Ultimo aggiornamento: 05/05/2013


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Nomi comuni:

Australia

inglese

Madura goby, peppered mudskipper

Cina, Taiwan

cinese Mandarino

馬都拉叉牙鰕虎魚, 马都拉叉牙鰕虎鱼, ( Ma du la cha ya xia hu yu; ghiozzo di Madura dai denti bifidi)

Finlandia

finlandese

Kirjokitaryömijä

Italia

italiano

saltafango di madura*

Giappone

giapponese

Tabirakuchi

Filippine

tagalog

Bia

Viet Nam

vietnamita

Cá Bống răng xẻ


* nome proposto









Apocryptodon madurensis
(ZRC 47515, raccolto a Pulau Hantu Lagoon, Singapore, in Apr 2002);
vista laterale (sopra); vista dorsale (centro); vista ventrale (sotto);
la barra è lunga 10 mm - esemplare fissato in formalina e conservato in etanolo al 75% (foto: G. Polgar, 2011)








Apocryptes glyphisodon
(RMNH 4765, olotipo, Giacarta, Indonesia, coll. Bleeker 1849);
vista laterale (sopra); vista dorsale (centro); vista ventrale (sotto)
la barra è lunga 10 mm; l'esemplare è stato apparentemente conservato in etanolo
foto: G. Polgar, 2007

Sinonimi:

Apocryptes madurensis

Bleeker, 1849

(senior synonym, original combination)

Apocryptes glyphisodon

Bleeker, 1849

(junior synonym)

Apocryptes bleekeri

Day, 1876

(junior synonym)

Apocryptodon montalbani

Herre, 1927

(junior synonym)

Apocryptodon sealei

Herre, 1927

(junior synonym)

Apocryptodon taylori

Herre, 1927

(junior synonym)

Apocryptodon malcolmi

Smith, 1931

(junior synonym)

Apocryptodon lomboyi

Ablan, 1940

(junior synonym)

Apocryptodon madurensis

(Bleeker, 1849)

(senior synonym, new combination)




Etimologia:
'Apocryptodon' è una forma composta da 'Apocryptes' e dal greco 'odous' (dente), che si riferisce alla somiglianza con il genere oxudercino Apocryptes e ai cospicui denti della mascella.

Il nome specifico madurensis si riferisce alla località tipo, l'isola (o lo stretto) di Madura, Java, Indonesia (Murdy, 1989)


Lunghezza massima registrata:
71 mm SL (Murdy, 1989)




Colorazione in vivo: [esemplare morto da poco (AMS I.25516, Western Australia): descrizione modificata da Murdy, 1989]:
colorazione di fondo del corpo biancastra, con numerosi piccoli punti neri sulla testa e sul tronco, e una striscia nera infraorbitale incompleta suborizzontale fino al bordo dell'opercolo; 5 chiazze più grandi bruno-verdastre su ogni fianco in posizione medio-laterale, e 5 più piccole in posizione dorso-laterale. D1 trasparente e con margine nero; D2 con file di piccoli punti neri sulla membrana interradiale; pinna caudale con corte linee marroni interrotte e margine ventrale nero; pinna anale distalmente nerastra con pochi punti neri nella porzione posteriore; pinne pettorali con piccoli punti neri nella porzione prossimale, una banda inframarginale nera e margine bianco.
Due esemplari, uno vivo e uno morto da poco del Sud-Est Asia (vedi foto) mostrano una colorazione di fondo giallastra, pinne pettorali con una banda inframarginale scura solo nella porzione ventrale, nessuna striscia scura sull'opercolo, ed una colorazione di D1 simile a quella di D2




Colorazione in liquido conservante: (Murdy, 1989, oss. pers.: Australia NT, Singapore, Indonesia):
colorazione di fondo da giallastra a bruno rossastra, punti sul corpo spesso visibili spots anche in esemplari vecchi (p.es. l'olotipo di A. glyphisodon: vedi foto); punti sbiaditi sono anche visibili sulla membrana interradiale di D1 e D2; il margine scuro della porzione ventrale delle pinne pettorali è di norma visibile




Diagnosi (Murdy, 1989):
5 chiazze marroni rotondeggianti lungo la linea mediana laterale; scaglie predorsali 19-27.

Il genere è caratterizzato dalla presenza di una lamina diretta posteriormente sulle parapofisi della quarta vertebra e dalla presenza di un poro supraorbitale (vedi disegni)




Dieta:
non esistono dati letteratura




Riproduzione:
non esistono dati in letteratura


Note ecologiche:
Questa specie si trova solo sporadicamente nelle collezioni, nonostante l'ampio range distribuzionale. La sua distribuzione a livello di habitat e il suo comportamento sono poco conosciuti, e le tecniche di campionamento probabilmente inappropriate nella maggioranza dei casi. Alcuni esemplari sono stati recentemente raccolti durante la bassa marea con retini a mano, o chiudendo insenature tidali con delle reti a barriera e trattandole con del rotenone durante la marea calante. Questi campionamenti sono stati fatti in insenature tidali in mangrovieti, o in aree aperte davanti a mangrovieti, spesso in prossimità di estuari (Singapore, Phuket Is., Australia NT; Zeehan Jaafar, Toru Takita, Helen K. Larson, com. pers.; Takita et al., 1999). Secondo Larson et al. (2008), Herre and Myers (1937) hanno trovato An. sealei su un reef a Singapore (vedi sotto, note).


al centro: piccola piana tidale in fronte ad un mangrovieto alla bassa marea, dove Toru Takita ha trovato A. madurensis (Phuket Is., Tailandia, 1995; foto di Toru Takita)





Distribuzione:
dalle coste orientali dell'India fino alle Filippine ed Australia settentrionale; località tipo: Madura Island, Java, Indonesia (Murdy, 1989)



 

Note:
Bleeker (1849) discriminò Apocryptes madurensis e A. glyphisodon sulla base del numero di denti. In realtà, come anche notato sia da Koumans (1953) che da Murdy (1989), il numero di denti è un carattere alquanto variabile negli oxudercini (i denti vengono anche spesso perduti negli esemplari conservati), con deviazioni standard di norma più grandi all'interno che fra specie (oss. pers.). I tipi di queste due specie sono in condizioni tali da non permettere un confronto appropriato su base morfologica (Murdy, 1989). Secondo Murdy (1989), il materiale tipo di Apocryptodon lomboyi Ablan, An. montalbani Herre, An. sealei Herre e An. taylori Herre è andato perduto durante la Seconda Guerra Mondiale, quindi ha sinonimizzato queste specie sulla base delle illustrazioni della descrizione originale (p.es. vedi sotto, disegni); tuttavia, Koumans (1953) sinonimizzò An. montalbani Herre, An. sealei Herre e An. taylori Herre dopo aver esaminato il materiale tipo nel Bureau of Science di Manila, Philippines. Il materiale tipo di An. malcolmi (USNM 90323) è stato esaminato da entrambi questi autori, quindi solo il materiale tipo di An. lomboyi Ablan non è apparentemente mai stato riesaminato. Va anche notato che Koumans (1953) sinonimizzò An. madurensis (Bleeker) anche con A. punctatus Tomiyama, qui considerato come una specie valida (sensu Murdy, 1989).

Secondo Doug Hoese ed Helen K. Larson, due diverse specie di Apocryptodon si trovano in Australia settentrionale: con e senza punti scuri sul corpo, rispettivamente (Murdy, 1989; H. Larson, com. pers.).


Fotografie di Apocryptodon madurensis:

     



A
: esemplare vivo in acquario raccolto a Sarimbun, Singapore (foto: T.H. Hui, in Larson & Lim, 2005)*; B: un esemplare morto da poco da Phuket, Tailandia (foto: R. Winterbottom, in Larson & Lim, 2005)* - * con il permesso degli autori


Disegni di Apocryptodon madurensis :

A

B

C

D

E


F

G


H


A: pori cefalici sensoriali e nasali di Apocryptodon spp.: an = narice anteriore; ao = poro del canale oculoscapulare anteriore; pn = narice posteriore; sp = poro supraorbitale (modificato da Murdy, 1989)*; B: vista dorsolaterale dell'estensione della parapofisi della quarta vertebra (modificato da Murdy, 1989)*; C: Apocryptodon montalbani Herre da Iloilo, Filippine (sopra) ed An. taylori Herre da Tablas, Filippine (sotto) (Herre, 1927); D: Apocryptodon madurensis (Bleeker) (Kuang & Ni, 1986); E: Apocryptodon madurensis (Bleeker) (Koumans, 1953); F: Apocryptes bleekeri Day (Day, 1876); G: Apocryptodon glyphydodon Blk. (= Apocryptes glyphisodon Bleeker; Bleeker, 1983)*; H: Apocryptodon malcolmi Smith (Smith, 1931) - * con il permesso degli autori






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