Ultimo aggiornamento: 07/05/2013


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Nomi comuni :

Bangladesh

bengali

chewa bele, chiring, dali chewa

Bangladesh

inglese

gobi

Cina

cinese mandarino

棘平牙虾虎魚, 棘平牙鰕虎鱼 (ji ping ya xia hu yu - ghiozzo spinoso dai denti piatti)

Finlandia

finlandese

lohikäärmeryömijä

Italia

italiano

saltafango bato*


* nome proposto














Apocryptes bato. Calcutta, India;
vista laterale (sopra); vista dorsale (al centro); vista ventrale (sotto);
la barra è lunga 10 mm - esemplare fissato e conservato in etanolo al 75% (foto: G. Polgar, 2007)

Sinonimi:

Gobius bato

Hamilton, 1822

(sinonimo senior)

Apocryptes bato

(Hamilton, 1822)

(sin. senior, nuova combinazione)

Apocryptes bata

(Hamilton, 1822)

(errore di scrittura)

Apocryptes batoides

Day, 1876

(sinonimo junior)

Parapocryptes batoides

(Day, 1876)

(sinonimo junior)




Etimologia:
il nome specifico 'bato' si riferisce al nome tradizionale indiano 'bhato' (Hora, 1934; Murdy, 1989)


Lunghezza massima registrata:
141 mm SL (Murdy, 1989)
260 mm TL (Rahman, 1989)


Colorazione in vivo (Murdy, 1989):
colorazione di fondo verde chiaro sul dorso, con numerosi punti neri, sui fianchi verdastra fino ad argentea, bianca sul ventre (descrizione originale da Hamilton, 1822, in Murdy, 1989)


Colorazione in liquido conservante (Murdy, 1989, oss. pers.: India, Myanmar):
colorazione di fondo giallo-marrone fino a marrone, con 6-7 sottili strisce più scure o chiazze grigiastre sui fianchi in alcuni individui; pinne trasparenti


Diagnosi (Murdy, 1989):
elementi totali di D2 21-23; lunghezza della testa 21.9-23.9%SL; lunghezza della pinna caudale 22.6-32.9%SL; elementi totali della pinna anale 20-24; pinne dorsali mai contigue.
Il genere è contraddistinto dalla presenza di piccole scaglie cicloidi sul muso


Dieta:
non esistono dati in letteratura


Riproduzione:
non esistono dati in letteratura


Note ecologiche:
localmente abbondante su piane fangose (Islam et al. 2006)




Distribuzione:
dalla costa orientale dell'India a Burma; località tipo: delta del Gange, India (Murdy, 1989)


Note:
la specie è allevata estensivamente e largamente consumata in Bangladesh (Islam et al., 2006). Tuttavia, questi autori riportano un nome specifico invalido: Apocryptes bato (Bleeker, 1874), e la loro identificazione dovrebbe essere verificata (vedi sopra: Note ecologiche).
Il tratto diagnostico della presenza di scaglie sul muso è condiviso anche da Periophthalmodon schlosseri e Pn. freycineti, ma in queste due ultime specie le scaglie sono circa 5 volte più grandi (Murdy, 1989)


Fotografie di Apocryptes bato:

     
     

A: un esemplare fissato e conservato in etanolo al 95%; la barra è lunga 10 mm (foto: G. Polgar, 2006); B: una foto di A. bato in acquario (foto: K. Lim, in Larson & Lim, 2005)*; C, D: foto di A. bato in acquario (foto: F. Schäfer, 2002); E-F: altre foto di A. bato in acquario; E: un individuo insabbiato; F: un subadulto; G: un adulto; H: un individuo mentre si nutre; J: un primo piano (foto: H. Horsthemke; individui catturati da Heiko Bleher, estuario dell'Hooghly River, 1993) - * con il permesso dell'autore


Disegni di Apocryptes bato:

A

B


C


D



A: pori cefalici sensoriali e nasali di Apocryptes bato: an = narice anteriore; ao = poro del canale oculoscapulare anteriore; pn = narice posteriore (modificato da Murdy, 1989)*; B: Apocryptes bato (Hamilton) (Cuvier and Valenciénnes, 1837); C: Apocryptes batoides Day (Day, 1876); D: Gobius bato Hamilton (Hamilton, 1822) - * con il permesso dell'autore




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