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Ultimo aggiornamento: 14/07/2007 |
Diversi cambiamenti ecologici hanno giocato un ruolo determinante nella transizione evolutiva acqua-terra dei tetrapodi. |
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A sinistra: ricostruzione di un tipico paesaggio del devoniano inferiore; a destra: due tetrapodi primitivi lungo le sponde di un corso d’acqua del devoniano superiore: Acanthostega gunneri (in basso) ed Ichthyostega stensioei (in alto). | ||
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Inoltre, la vegetazione in rapida espansione doveva esercitare nelle acque basse una forza di attrito che diminuiva fortemente l’energia deposizionale (come oggi avviene nelle foreste a mangrovie: Mazda et al., 1997a,b), aumentando così il tasso di sedimentazione del sedimento fine. |
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L’aumento dei livelli di ossigeno nell’atmosfera rese anche possibile l’ispessimento dello strato di ozono devoniano, già formatosi in seguito all’azione fotosintetica degli autotrofi unicellulari durante il proterozoico (2500-540 milioni di anni fa: Bullini et al., 1998). | ||
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Quali furono gli effetti di questi drammatici cambiamenti sulle condizioni di questi ambienti di acque basse? Abbondanti risorse trofiche, ambientali e metaboliche, così come habitat liberi da competitori vertebrati, erano a disposizione di qualsiasi linea evolutiva di pesci che fosse riuscita ad aumentare gradualmente il proprio grado di terrestrialità (Clack, 2002). |
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Evoluzione delle coane nei tetrapodomorfi. |
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